Striscio la notizia: “L’Italia chiede al Louvre di restituire sette reperti archeologici”

 

La notizia: https://www.open.online/2023/07/14/louvre-restituzione-opere-italia/

“L’Italia chiede al Louvre di restituire sette reperti archeologici”.

L’interesse di questa notizia non sta nella tipologia di reperti che sono stati richiesti (tra questi un’anfora datata VI-V secolo a. C. del cosiddetto “pittore di Berlino”). Sono reperti importantissimi ovviamente, ma con la qualità generale del patrimonio artistico italiano anche un reperto rilevante, che in altri Paesi farebbe clamore, nel nostro Bel Paese diventa un oggetto tra tanti e tutti della stessa rilevanza. Pare infatti che deteniamo il 70% del patrimonio artistico mondiale. La notizia sta nell’ammissione fatta dalla direttrice del Louvre, che l’acquisizione è stata “una macchia per le collezioni del museo” e nel fatto che il nostro Ministero della Cultura ha avanzato altre richieste di restituzione.

Questa è la virtù dei tempi di pace.

In realtà il saccheggio delle bellezze italiane corrisponde sempre a guerre e violenza. L’ultimo è stato il saccheggio nazista . Si è appena chiusa alle Scuderie del Quirinale di Roma la mostra: Arte liberata, capolavori salvati dalla guerra. Il bel catalogo della mostra fa ben comprendere la voracità nazista nei confronti del patrimonio archeologico italiano, vera icona di quel mondo greco-romano, la cui bellezza alimentava l’ideale ariano di Hitler. La visita del 1938 nel nostro Paese diede la stura «alle politiche di depredazione e razzia sistematica della seconda guerra mondiale, alimentando la brutale confisca di opere d’arte immortali che il Führer e i suoi gerarchi volevano possedere» (Gianluca Scroccu). Stiamo attenti, dunque. Forse il controllo del nostro patrimonio, coincide con il controllo e l’accoglienza dei valori su cui si fonda la nostra Italia e la nostra Cultura. Mussolini non ebbe scrupolo di mettere a repentaglio le nostre opere d’arte, e così fece, a breve, delle vite degli italiani. Che la storia non si ripeta!

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